Magnitogorsk, 29 marzo 2015: la delegazione di sci alpino è finalmente arrivata a destinazione. Sveglia alle 6 e direzione aeroporto: l’Italia dello sci, nonostante le prime difficoltà riscontrate al momento del check-in del volo charter per il sud, è riuscita a sorvolare la Siberia, che appare dall’alto fredda, desolata ma affascinante, e ad atterrare a Magnitogorsk. L’accoglienza è stata subito calorosissima: a dispetto di quello che si possa comunemente pensare della Russia, canti, balli tradizionali e un’intera orchestra hanno accolto atleti, dirigenti e staff delle delegazioni arrivate qui per competere nelle discipline dello Sci alpino. Autorità delle amministrazioni locali e dell’imponente polo siderurgico che caratterizza una zona segnata dalla dittatura sovietica, hanno salutato gli atleti in una cerimonia di apertura alla base degli impianti di risalita, allestita con i colori delle Deaflympics davanti ad un folto pubblico emozionato per il grande evento. Unica nota dolente di questa trasferta siberiana i trasporti: per eccesso di peso in aereo, i bagagli (tra cui tutta l’attrezzatura sportiva di tutte le nazioni e alcune valigie) sono stati dirottati altrove, causando ritardi sul programma delle gare e qualche lamentela da parte di tutti i partecipanti: sciare senza sci non è sicuramente possibile!